LORDI: recensione album

LORDI: Screem Writers Guild [LP] (Atomic Fire Records)

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Dopo il box-set composto da sette album inediti creato durante la pandemia, i LORDI tornano con un nuovo cinematico album intitolato Screem Writers Guild.

I riferimenti ad Hollywood sono palesi già dal titolo che richiama la “Screen Writers Guild”, ovvero la gilda degli sceneggiatori. Il nuovo lavoro non è un vero e proprio concept, ma ruota attorno alle atmosfere dei cult horror movies, ai loro personaggi iconici come lupi mannari e vampiri, in un cinematico tuffo negli anni d’oro dei film horror.

L’album si apre con “Dead Again Jayne” con riferimento a Jayne Mansfield, attrice degli anni ’50 circa, che morì in un tragico incidente e sulla cui fine sono nate diverse cospirazioni e teorie.

Dopo una cinematica intro di tastiera in chiave di organo che riporta direttamente ai primi film horror, arriva un esplosivo riff e l’inconfondibile voce roca di Mr. Lordi ed ecco che l’ascoltatore viene catapultato nell’atmosfera che lo accompagnerà per tutto l’album.

Inhumanoid” presenta un riff potente che arriva diretto alle orecchie, abilmente enfatizzato dalle tastiere che fanno da coro e avvolgono l’ascoltatore come un ombra. L’originale graffiatura nella voce del frontman non può che accentuare le sensazioni tetre ed oscure date da questo brano.

The Bride” abbassa i toni, una delicata ballad nella quale il mostro di Frankenstein canta alla sua sposa. La voce pulita di Mr. Lordi, sorprende e affascina, le melodie semplici ed il coro che accompagna il ritornello fanno pensare ad un valzer ballato da una coppia di amanti a luci soffuse.

Sicuramente un brano che si distingue dagli altri nel complesso, ma forse un po’ sottotono rispetto a ciò che ci si potrebbe aspettare da questo lavoro. “Lycantropical Island” con il suo ritornello corale che si infila nel cervello non può che far pensare ai cori che farà nascere nei prossimi live come un vero e proprio inno, puro pop rock con influenze che catapultano direttamente negli anni ’80 soprattutto date dall’importanza che viene data alla tastiera piuttosto che alla chitarra.

La final track, opportunamente intitolata “End Credits”, è stata scritta da Mr. Lordi per il suo stesso funerale ed è presente anche nel libro biografico della band “Lordiary”. Afferma il frontman: “Quando muori dicono che la vita ti passi davanti agli occhi. Se morissi ora cosa ricorderei? Quali sarebbero le scene proiettate nell’ultimo film che vedrò di me stesso? E’ la storia della mia vita fino ad ora. Il mio ultimo saluto ed arrivederci”.

L’atmosfera oscura rimane grazie alle melodie di tastiera, ma la sensazione che lascia questo brano è quella di malinconia anche data dallo struggente e cupo graffiare della voce del frontman e dai toccanti riff di chitarra. Una ballad cinematica che ad ogni ascolto presenta sfumature nuove, e che lascia quel senso di tristezza e nostalgia in una degna conclusione per questo nuovo lavoro.

Con “Screem Writers Guild“, i LORDI catapultano l’ascoltatore in luoghi spaventosamente belli, in un throwback diretto negli anni ’80. Ogni brano ruota attorno ad un particolare personaggio o ambientazione e tutti insieme lo accompagnano in un viaggio attraverso le atmosfere degli horror cult movies hollywoodiani lasciando un senso di nostalgia anche in chi non è a conoscenza di questo genere cinematografico.

Un lavoro ben riuscito, nel complesso, che non deluderà i fan di vecchia data e nemmeno i nuovi ascoltatori.

Tracklist:

01. Dead Again Jayne

02. SCG XVIII: Nosferuiz Horror Show

03. Unliving Picture Show

04. Inhumanoid

05. Thing In The Cage

06. Vampyro Fang Club

07. The Bride

08. Lucyfer Prime Evil

09. Scarecrow

10. Lycantropical Island

11. In The Castle Of Dracoolove

12. The SCG Awards

13. Heavengeance

14. End Credits

Line-Up:

Mr. Lordi – Vocals

Kone – Guitar

HIISI – Bass

Mana – Drums

Hella – Keyboards

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