Pop Evil: recensione LP

I Pop Evil tornano con il loro settimo album in studio intitolato Skeletons.

A proposito dell’album il frontman afferma: “Siamo una band che riduce tutto all’osso. E’ più uptempo, ha riff più corposi e abbiamo cercato di catturare l’energia dei nostri spettacoli dal vivo. Ma è anche un messaggio positivo. So che è una visione morbosa, ma dietro ogni scheletro c’è una storia e qualcosa di cui vale la pena parlare. In generale si tratta di guardare qualcosa in modo positivo, e sono entusiasta che tutti lo possano sentire”.

Dopo la breve intro “Arrival”, “Paranoid (Crash & Burn)” parte quasi in sordina per poi esplodere in un coro antemico che rimarrà nella testa degli ascoltatori. Un testo forte che punta i riflettori sui delicati temi della salute mentale, dei pensieri intrusivi (“The voice in my head is a threat”, ovvero “La voce dentro la mia testa è una minaccia”) e della depressione al disperato grido di “Get out of my head”.

Eye Of The Storm” è un altro brano carico di rabbia e potenza, un altro tormentato inno al non arrendersi mai, anche se sembra che tutto sia perduto, anche se fa male, perché la tempesta finirà e tornerà la calma. Un pezzo energico e caotico che culmina in un ritornello corale che sicuramente darà forza e grinta a chi si rispecchia nel suo testo ma anche a chi necessita di quella carica in più e che sicuramente live farà faville. 

Worth It” è un delicato ma efficace incoraggiamento per chi è stanco di continuare a lottare ed ha esaurito le energie. Un brano sicuramente più lento ma che continua a portare con sé il vigore della resilienza. La batteria martella in modo potente ma le melodie riescono a trasmettere quella malinconia, la sensazione di aver lottato fino allo stremo delle forze e l’incoraggiamento a non lasciarsi sconfiggere mai perché se anche sembra non sia mai abbastanza “I promise you, you’re worth it“ (ovvero “Te lo prometto, ne vali la pena”).

Raging Bull” chiude l’album quasi ricollegando tutti i temi trattati nei pezzi proposti con un testo che parla del prendere in mano la propria vita senza permettere a nulla di trattenerti dal mantenere il controllo. Il rap di Zillion è sicuramente qualcosa di nuovo e accattivante, unito all’inconfondibile voce del frontman e alla potenza dei riff di chitarra che fanno di questo pezzo una degna conclusione di questo nuovo lavoro.

I Pop Evil con Skeletons si addentrano in temi delicati di cui spesso non si parla perché in qualche modo fanno ancora parte dei “tabù” ma che, soprattutto dopo la pandemia, incombono su molte persone. La band riesce con riguardo e premura a dare speranza all’ascoltatore, nonostante la complessità dei testi in cui molti si possono rispecchiare, e dando speranza in un modo garbato ma al contempo energico e potente.

Tracklist:

01. Arrival

02. Paranoid (Crash And Burn)

03. Circles

04. Eye Of The Storm

05. Sound Of The Glory

06. Skeletons

07. Worth It

08. Who Will We Become

09. Wrong Direction (feat. Devour The Day)

10. Dead Reckoning (feat. Fit For A King)

11. Raging Bull (feat. Zillion)

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